Un appello a favore di una moneta regionale e deperibile
Sunto
Una verità fondamentale ma trascurata sulla natura del denaro risiede nel suo carattere imperituro. L’attenzione a questa peculiare proprietà fisica dei metalli monetari, che sono stati tradizionalmente impiegati come principale mezzo di pagamento prima di essere trasformati nella forma virtuale del denaro bancario contemporaneo, è stata raramente menzionata nella vasta letteratura che tratta l’argomento. Uno dei grandi meriti della corrente di pensiero anarchica tedesca dell’inizio del XX secolo (in particolar modo i contributi di Silvio Gesell e Rudolf Steiner) è stato quello di aver riconosciuto lo straordinaria ingiustizia perpetrata dal “denaro” sul tessuto economico delle società, e di aver cercato di porre rimedio a questa distorsione attraverso l’introduzione di un certificato monetario sensibile allo scorrere del tempo. Questo articolo esplora le questioni istituzionali e teoriche che hanno portato a questa innovazione e si conclude con una breve rassegna dei risultati ottenuti finora dai tentativi di introdurre in diverse parti del mondo valute regionali in sostituzione del denaro bancario “privato”, cioè del denaro così come lo conosciamo.
Il saggio è stato tradotto in italiano da Aurelio Riccioli