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L’Economia Politica dell’Ipermodernità

L’Economia Politica dell’Ipermodernità

Un racconto delle esigenze egemoniche degli Stati Uniti raccontata attraverso le fluttuazioni della bilancia dei pagamenti statunitense (1946-2015)

Sunto

Questo saggio offre una ricostruzione di lungo periodo delle principali dinamiche dell’economia politica internazionale, entro la quale è possibile collocare, in una sequenza ordinata, tutti i maggiori eventi economici degli ultimi settant’anni, ottenendo così una visione nitida dei dilemmi e delle controversie economiche fondamentali del nostro tempo. L’articolo tenta questa grande sintesi attraverso la proiezione statistica e grafica di un’unica variabile economica: la bilancia dei pagamenti degli Stati Uniti, indicatrice della posizione commerciale e finanziaria — positiva o negativa che sia — della principale economia mondiale, quella americana, nei confronti del resto del pianeta. Tracciata e annotata nel tempo, tale misura fornisce una narrazione peculiare degli eventi, dall’infanzia del sistema nel dopoguerra fino ai giorni nostri. L’immagine che emerge da questa collazione sequenziale di dati, politiche, crisi e cicli seriali di trasformazione suggerisce che tutto sembri ruotare attorno a due imperativi statunitensi: mantenere e promuovere il commercio internazionale esclusivamente come mezzo per vincolare più strettamente gli alleati a Washington; e gestire la strategia finanziaria in modo tale da ottenere investimenti diretti esteri e il mantenimento gratuito delle basi militari statunitensi all’estero.