L’affaire Moro: Appunti per una reinterpretazione della Guerra Fredda e della natura del terrorismo
Sunto
Il rapimento e l’assassinio, nel marzo del 1978, dello statista democristiano Aldo Moro — il “mistero JFK” d’Italia — viene trattato dai custodi ufficiali della memoria collettiva secondo due modalità distinte. La prima — detta “riduzionista” (cioè anti-complottista) — prende l’intera vicenda alla lettera: in altre parole, la ripropone nella sua versione più elementare, come un episodio in cui un governo travolto dalla crisi, per circa un decennio (gli anni Settanta), si sarebbe trovato talmente assediato dalle proteste popolari da veder degenerare tale diffuso malcontento in forme patologiche quali il terrorismo. Di questi atti terroristici, l’eliminazione di Moro avrebbe costituito l’apice emblematico e simbolico.
La seconda invece — una teoria del complotto di matrice progressista, molto diffusa (qui definita “la vulgata”) — attribuisce l’eliminazione dello statista a macchinazioni estremamente sofisticate, orchestrate in ultima istanza da potenze straniere (Stati Uniti e/o Gran Bretagna, secondo diverse varianti), determinate a impedire all’Italia qualsiasi forma di autonomia politica. In particolare, tale narrazione sostiene che ambienti anglo-americani abbiano cospirato per sabotare un’alleanza proto-nazionalista, capeggiata da Aldo Moro per il centro cattolico e da Enrico Berlinguer per la sinistra comunista, la cui visione comune avrebbe dato impulso a una lungimirante politica di indipendenza internazionale nel bacino mediterraneo.
Poiché il “riduzionismo” non merita qui un serio impegno critico, si sostiene invece che la “vulgata” sia un mito: che tale alleanza proto-nazionalista non fu mai presa in seria considerazione. Al contrario, ciò che sembra essersi verificato tra il 1969 e i primi anni Ottanta è un attacco incessante, proveniente da diverse fazioni (con diramazioni estere), contro la tenuta cattolica dell’Italia. Uno di questi assalti, si direbbe, fu sferrato proprio tramite il comunismo italiano alla fine degli anni Settanta, ed è in uno degli episodi più emblematici di questa lotta spietata che Moro venne infine “sacrificato”.
Tradotto con DeepL.com (versione gratuita)